Le Perle di Pinna dalla Collezione Castellani

I molluschi del genere Pinna producono occasionalmente delle perle che appartengono alla famiglia dei Lamellibranchi, dette appunto Perle di Pinna; essi sono bivalve di grandi dimensioni (sono i più grandi esistenti al mondo, lunghi fino a 80/100 cm) di forma triangolare, con l’estremità anteriore appuntita e la parte posteriore subtroncata. L’interno delle valve è parzialmente madreperlaceo. Le perle prodotte sono concrezioni calcaree di colore rosso aranciato e pertanto molto attraenti ma, non essendo completamente madreperlacee, non possono essere considerate delle vere e proprie perle, per questo in molti trattati il nome Perle di Pinna è messo tra virgolette. Si tratta però di gemme piuttosto rare e poco conosciute, menzionate da Plinio nella sua opera “Storia Naturale”. Nell’esame dei gioielli appartenenti alla collezione Castellani di Villa Giulia è stato individuato un ragguardevole numero di esemplari di questo materiale perlifero poco conosciuto, utilizzate dall’orafo romano in varie forme, colori e dimensioni

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